Quattro passi verso la beatificazione e la canonizzazione

Il processo ufficiale per dichiarare qualcuno santo si chiama Canonizzazione. Prima dell'anno 1234, la Chiesa non ha avuto un processo formale in quanto tale. Di solito i martiri e le persone riconosciute come sante venivano dichiarati santi dalla Chiesa al momento della loro morte. Prima della legalizzazione del cristianesimo nell'anno 313 dall'imperatore Costantino, le tombe dei martiri, come San. Pietro, sono stati contrassegnati e conservati come luoghi di omaggio. Gli anniversari della loro morte furono ricordati e inseriti nel calendario della Chiesa locale. Dopo la legalizzazione, spesso sopra queste tombe venivano costruite basiliche o santuari.

Papa Gregorio IX che approva le decretali

Col passare del tempo, la Chiesa ha visto la necessità di rafforzare il processo di canonizzazione. Sfortunatamente, a volte figure di leggende erano onorate come santi. Perciò, nell'anno 1234, Papa Gregorio IX stabilì le procedure per indagare sulla vita di un candidato santo e su eventuali miracoli attribuiti. Nel 1588, Papa Sisto V ha affidato la Congregazione dei Riti (successivamente denominata Congregazione delle Cause dei Santi) per supervisionare l'intero processo. A cominciare da papa Urbano VIII nel 1634, vari Papi hanno rivisto e migliorato le norme e le procedure per la Canonizzazione.

P. William Woestman O.M.I. nel suo libro, 'Canonizzazione - Teologia, Storia, Processi' fornisce una spiegazione molto dettagliata dell'attuale processo che porta alla beatificazione e canonizzazione. Questo lavoro interpreta in termini laici il formale SANCTORUM MATER della Congregazione delle Cause dei Santi del Vaticano (vale a dire. ISTRUZIONI PER CONDURRE INDAGINI DIOCESANE O EPARCHICHE SULLE CAUSE DEI SANTI). Una causa di canonizzazione non può essere iniziata a meno che non esista una reputazione vera e diffusa tra i fedeli che una persona deceduta è in cielo perché o il Servo di Dio ha dato la suprema testimonianza di fede sacrificando la sua vita (vale a dire. un martire) o perché la persona ha vissuto in maniera eroica continua in tutte le virtù cristiane della prudenza, giustizia, fortezza, temperanza, fede, speranza e carità.